Mongiardino
Tagliolo Monferrato e Belforte Monferrato
Provincia di Alessandria
Piemonte, Italia
about Alessandro Figus
Bio
Born in Genova on the 22 July 1960, since 2005 I have been Professor and Vice Rector for the International Relations and European Integration at the International Institute of Management, IMI-Nova (Moldova), where I also have the Chair of International relations and European integration. For 7 years I was Institutional Erasmus coordinator at Link Campus University (Italy), where I currently have the chair of European union law and Political Organisation and Diplomatic Sciences. For 13 academic years I was teacher for the university of Paris I Sorbonne Pantheon at Cairo University (chair of Political Sciences 2006-2018). During the period 2019-2020 I was professor and Pro Rector for Internationalisation and Professor of Political Sciences at Kozybayev North Kazakhstan State University. Currently, I am Professor of Political Science and Health Public Policy at Karaganda State Industrial University (Temirtau, Kazakhstan) and I am working at University of Cassino and Southern Lazio as Rector adviser for the Internationalisation.
Education
I am PhD in Political Science (at University of Nice Sophia Antipolis), doctor Honoris causa in Azerbaijan (2015), Moldova (2005) and Ukraine (2015). I am an expert of Political Sciences and International relations, especially regarding EU, Central Asia and Eastern Europe. My last studies and research are about European union, Ukraine, Iran, ostalgie, multiculturalism and Immigration.
My favourite
my favourite Book: Cien años de soledad, by Gabriel Garcia Marquez
my favourite Music: by Paul Kalkbrenner
my favourite Location: Antibes, Desenzano del Garda, Mongiardino
my favourite city: Rome
my favourite painter: Caravaggio and Hieronymus Bosch
my favourite movie: Novecento by Bernardo Bertolucci
L'intervista di Roberto Race
D. Chi è un innovatore per te? Perché?
R. Colui che riesce ad avere le capacità della profezia sia quella dell'utopia, ma non essendo né un profeta né un idealista trova riscontro ai suoi archetipi nella realtà.
D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
R. Solo l’innovazione tecnico scientifica è oggi il vero motore del progresso, il robot, quello del film di Alberto Sordi, “io e Caterina” del 1980 cambierà la vita domestica lasciandoci più tempo libero, sembra paradossale ma sarà così, avremo tempo per ritornare a fare cose che non possiamo più permetterci di fare. Il tempo sarà la variabile che determinerà la ricchezza.
D. Qual è il ruolo di un leader in un'organizzazione?
R. Il leader non deve essere un Re, ma un monarca accorto. In questo senso il leader deve costruire intorno a lui una organizzazione che sappia gestire i problemi senza ricorrere sempre ed esclusivamente a lui. In questo senso deve essere indipendente dagli interessi e costruire un modello organizzativo che sappia autogestirsi senza ricorrere sempre al suo intervento.
D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
R. Tutti i giorni qualcuno ti insegna qualcosa, fa parte della vita. Se devo ricordare qualcuno mi piace ricordare per la parte accademica Pierluigi Zampetti che ha formato la mia cultura. Percorrendo i tempi alla fine degli anni settanta parlava dell’idea partecipativa e come questa avrebbe potuto sconfiggere il sistema keynesismo consumista, corruttore e “bancarottiero”. Mio padre invece mi ha insegnato l’onestà e la dedizione al lavoro. Oggi spesso questi sani principi sono diventati un problema, mi piace perseguirli senza esitazione. Zampetti e mio padre si erano incontrati a Pontremoli ad un convegno, fu una bella giornata.
D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
R. Non esiste una paura esiste solo la legittima difesa e io mi difendo con la speranza. La speranza è guardare al futuro senza paure, e spendere bene il proprio tempo. Ecco forse è il tempo che non torna che mi fa paura. Vorrei avere la capacità di utilizzare bene il mio tempo. So che è una cosa difficile, ma dal mio tempo dipende la mia felicità. Trovo in questo, nei discorsi di Seneca, la base per non lasciare nulla all’oblio. Per me la speranza è essere o continuare ad essere libero, che poi si pone in relazione con il concetto di sapienza.
D. Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
R. Insegno, scrivo, progetto e realizzo idee in un sistema educativo internazionale. Vorrei che specialmente il sistema universitario italiano assumesse autorevolezza nei confronti del sistema anglosassone. Non siamo inferiori, abbiamo solo una cattiva comunicazione e lavoriamo troppo individualmente, eppure raggiungiamo spesso risultati inaspettati. Dovremmo imparare di più dallo sport, lo sport in genere, fatica e dedizione assoluta. La nostra scuola dimentica spesso gli sportivi, e questo non è accettabile, lo sport è palestra di vita.
D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare
R. Mi fa arrabbiare l’indifferenza. Mi emoziona osservare la natura. Spesso fotografo la natura e dimentico le persone, eppure anche la gente fa parte del sistema, il problema è che spesso la gente è noia, la natura mai.
Russia e criptorublo: strategia o rivoluzione? Le ragioni politiche ed economiche dietro la mossa di Putin, le reazione della community dei bitcoin
DI ANDREA BATTISTONE SU 20 DICEMBRE 2017 18:00ECONOMIA, ECONOMIA - ESTERI, NEWS
Secondo il Professor Alessandro Figus, Docente di Scienze Diplomatiche alla Link Campus University ed esperto di geopolitica dell’Est Europa, “la mossa della Russia è strettamente legata al contesto politico internazionale. Da una lato, costituisce infatti una reazione a quella sorta di ‘embargo’ nei confronti del Paese derivante dalle sanzioni economiche imposte dall’Occidente, un embargo che comunque non è totale in quanto a Mosca arrivano comunque merci provenienti da Paesi quali Bielorussia o Moldova. Il Cremlino vuole far comprendere come lo sviluppo economico della Russia stia proseguendo nonostante le sanzioni occidentali. In secondo luogo, con il lancio del criptorublo, la Russia intende approfittare del raffreddamento dei rapporti bilaterali fra Unione Europea e Stati Uniti, dovuto a molteplici questioni, l’ultima delle quali la recente posizione statunitense su Israele, al fine di inserirsi nelle dinamiche Usa-Ue e creare delle alternative, anche economiche, alle tradizionali relazioni fra Vecchio Continente e Stati Uniti. L’operazione del Cremlino è una mossa dalla forte valenza politica in quanto finalizzata ad attrarre verso di sé il mercato europeo: la creazione di una moneta digitale nazionale in alternativa al bitcoin dimostra ai partner europei come anche la Russia si stia adattando ai cambiamenti che attualmente investono il sistema economico e monetario mondiale. Il presidente Vladimir Putin vuole essere presente in ogni settore economico e in ogni strategia geopolitica: siamo di fronte a una nuova Guerra Fredda che si gioca non più solo sulle armi ma anche e soprattutto sull’economia. E in questa ‘guerra’ la Russia vuole mandare un messaggio chiaro agli europei, invitandoli a non seguire più soltanto gli Stati Uniti per la loro crescita economica............